Il Diacono Dal Logopedista

Che cosa ci fa un diacono dal logopedista?

Per comprenderlo dobbiamo conoscere la figura del diacono (“colui che serve”), ovvero il “ministro della soglia”, in quanto è chiamato a stare fra il mondo e il sacro.

Ha il compito di proclamare il vangelo e di tenere l’omelia durante la messa, celebra la liturgia delle ore a nome dell’intera chiesa, può amministrare il battesimo, distribuisce la comunione e benedice le nozze.

Il diacono è un “dispensatore della carità”, poiché nelle comunità spesso anima il servizio della carità, organizzando le attività di solidarietà e assistenza per la parrocchia.

Tutti questi impieghi prevedono un notevole carico vocale durante la settimana. Inoltre, nella maggior parte dei casi il diacono è coniugato e ha una sua professione, arrivando ad affaticare le corde vocali a causa delle molteplici necessità comunicative.

Importante per Rocco acquisire gli strumenti da poter applicare in autonomia per predicare e evangelizzare.

Imparare a usare l’apparato fonatorio in modo più efficiente gli consente di migliorare la propria udibilità vocale e di ridurre notevolmente la fatica.

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Cosa può fare il logopedista per prevenire o curare il suo disturbo vocale?

Emissioni in semi occlusività del vocal tract per ottenere così un accrescimento dell’efficienza vibratoria delle corde e una maggiore retrazione falsocordale.

Posture facilitanti in equilibrio instabile (PROEL) per ridurre le tensioni, favorire la massima elasticità e sperimentare nuove modalità di emissione vocale.

Manipolazione laringea per ridurre l’ipertono dei muscoli estrinseci e rendere più elastica l’escursione della laringe.

Esericizi tramite il lax vox affinché la pressione sovraglottica positiva possa rimandare energia alla sorgente del suono rinforzandone il contenuto armonico.

Migliorare le abilità proiettive senza un carico di lavoro eccessivo per le corde vocali, sia per il parlato che per il cantato.